E' L'ERA DEI ROBOT CAR CHARGER? LE COLONNINE MOBILI CHE ARRIVANO AL CAPEZZALE DELLE NOSTRE AUTO.

 

Si sa, il futuro dell’automobile (purtroppo o per fortuna) sarà elettrico. Con questo tipo di trazione, però, una questione che mi rende un po’ restio ad affacciarmi al mondo della mobilità elettrica, è l’autonomia. Sappiamo infatti che le elettriche hanno delle batterie che in media assicurano massimo 500/600 chilometri; per chi è solito viaggiare molto o vuole intraprendere un viaggio lungo, bisogna considerare il tempo di ricarica che non è propriamente lo stesso che si impiega per fare un pieno. Senza contare il fatto che, ad oggi, le colonnine di ricarica disponibili sono un numero limitato. Allora mi sono chiesto se esistessero già delle colonnine mobili in grado di raggiungere e ricaricare le nostre ipotetiche auto elettriche.  Nonostante la mia brillante idea mi abbia portato in un universo parallelo accanto a Elon Musk come suo collaboratore, sono dovuto ritornare con  i piedi per terra e mi sono messo alla ricerca di quante più informazioni possibili a riguardo.

Ahimè ho scoperto che esistono tre robot muniti di batterie capaci di spostarsi nei parcheggi per provvedere a ricaricare le auto: il robot Evar ideato da Samsung, il concept di Volkswagen e l’immancabile cinese Carl.

Il primo è un robot guidato dall’intelligenza artificiale capace di spostarsi  in un parcheggio, ad esempio, per ricaricare le auto delle quali il conducente ha richiesto il rifornimento tramite un’apposita app.

Un anno dopo l’intuizione di Samsung, nel 2019, è arrivata la proposta di Volkswagen che prevede un robottino che porta accanto alla vettura una delle unità di stoccaggio da 25kWh che compongono la squadra più o meno numerosa e a questo punto il “battery wagon” procede con la ricarica mentre il robot ritorna al suo posto. Quando il caricabatterie ha ceduto fino a 50 kW, ritornerà alla base.

Il più recente brevetto è il cinese Carl che vanta una capacità di 30/60 kWh ed è in grado di ricaricare l’80% in 50 minuti. Per poterne usufruire non bisogna trovarsi necessariamente in un parcheggio, ma anche per strada; basterà usare l’applicazione che chiamerà l’unità più vicina che tramite Gps arriverà alla nostra auto.

Nessuna delle tre aziende ha dichiarato una data entro la quale questi prototipi potranno essere parte della nostra quotidianità, ma è chiaro che sono un’ottima alternativa alle colonnine.

E voi cosa ne pensate? Si parla di fantascienza? Fatemelo sapere con un commento qui o sui social.

Come sempre vi ringrazio per avermi dedicato 5 minuti della vostra giornata.

Ciao!!

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